"Scogliera Viva"

Edizione speciale


COLPO D' OCCHIO

Era il mese di luglio del 1992. Sotto un sole impietoso, un signore magro, vestito con un paio di jeans, una maglietta intrinsa di polvere e sudore e con in testa un cappello di paglia sfilacciato, aveva cominciato a torturare con mazza e scalpello un nero masso di trachite. Lo scultore era Sergio Longo, turista ed artista affermato di Treviso. La splendida scogliera di Caorle, sistemata e rinforzata da appena qualche anno prima con una fila di massi imponenti, aveva scatenato nella fantasia dell' artista il sogno dell' armata di Xian. Una anorme e possente esercito di sculture di pietra, a difesa di una delle più belle località costiere dell' Adriatico. Una nube marmorea di numi protettori, di folletti, di fauni, di ninfe,... di sogni. Il primo Nettuno, che Sergio Longo ha scolpito, è un po' Giove, il capostipite di questo Olimpo di sassi. Il suo battere incessante sullo scalpello ha fatto scoccare la scintilla dell' idea nella mente di chi lo vedeva da giorni grondare sudore e fatica per dare la luce alla sua creatura. Ha preso forma l' intenzione di perpetuare in grande e completare l' opera iniziata da Longo. Alcuni turisti e residenti hanno cominciato ad interessarsi, presso alcune località montane dove c' erano già in voga dei simposi di scultura (su legno), per conoscere le modalità per avviarne uno di simile anche a Caorle. Longo è stato il più attivo collaboratore. L' anno successivo, a giugno del 1993, fu inaugurata la prima edizione di "Scogliera Viva". Quella che si è conclusa il 14 giugno 1997 è stata la sesta edizione con un montepremi di 10 milioni. Da due anni l' avvenimento ha assunto le caratteristiche di internazionalita'. Gli stranieri in gara al sesto simposio sono stati: Derek Fitzsimons, iralndese di Dublino; Jang-Ki Min, nato a Chong Buk in Corea del Sud; Toshihiko Minamoto proveniente dal Giappone. La presenza femminile non è mai mancata. In rappresentanza dello "scalpello rosa" ha partecipato Elena Mutinelli, quotata e graziosa milanese. Gli altri italiani in gara sono stati Piero Gensini di Firenze e Fabrizio Dieci di Dolo (Venezia). La giuria ha decretato vincitrice l' opera di Toshihiko Minamoto "Nike sull' onda" assegnando all' autore un premio di 5 milioni. Secondi a parimerito, con un premio di 2,5 milioni, sono stati scelti Piero Gensini per l' opera "Forma rigenerata" e Jang-Ki Min per il suo "Pianoforte e sentimento del mare". (Nelle pagine successive sono riportate le foto di tutte le opere in gara)

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