Comunicato stampa della giunta sul Consiglio
comunale del 26 giugno 1997
Il Consiglio Comunale di Caorle ha deliberato in
ordine ai punti all’ordine del giorno rimasti in sospeso dalla precedente
seduta, e precisamente:
- 7. Modifica all'art.49 dello Statuto Comunale di Caorle:
"difensore civico" (votazione: 12 favorevoli, 2 astenuti e 3
contrari - non approvata in quanto non raggiunta la maggioranza di 2/3
prevista dallo Statuto stesso; dovrà essere ripresentata entro 30
gg.).
- 8. Modifica del regolamento per il servizio di economato.
Variazioni al bilancio di previsione 1997 (votazione: 13 favorevoli, 5
astenuti).
- 9. L.R.11/87: Variante al P.R.G. - modifica convenzione
tipo e conseguente pubblicazione: risposta ad ordinanza istruttoria (votazione:
15 favorevoli, 2 astenuti).
- 14. (anticipato con voto unanime) Intervento di recupero
ex bagni pubblici di Calle Squero a centro ricreativo per anziani. Approvazione
progetto preliminare. Ha relazionato l’arch. Manfron, autore del progetto
che prevede al pian terreno una sala multifunzionale di quasi 80 mq. e
una sopraelevazione per allineare l’altezza di gronda dell’edificio a quelli
preesistenti, dove verranno ricavate altre tre sale, una di 31 mq, una
di 14 e un’altra di 11 mq. Ne è seguito un dibattito che ha visto
le Minoranze convinte della necessità di mantenere la destinazione
d’uso a bagni pubblici; la Maggioranza ha invece sottolineato l’inutilità
di ripristinare un servizio dismesso da oltre dieci anni e, al contempo,
la necessità di reperire locali da adibire a punto di aggregazione
e ritrovo per anziani e per le locali associazioni culturali, di volontariato
e del tempo libero, stante la carenza attuale e quella ancor più
pesante che si verrà a creare quando avranno inizio i lavori di
ristrutturazione della Bafile. Il punto è stato approvato con 11
voti favorevoli, 2 astenuti e 3 contrari.
- 10. Progettazione urbanistico-architettonica ambito "Bafile":
approvazione progetto preliminare. Anche in questo caso era presente in
sala lo staff dei progettisti, diretto dall’arch: Macola, che ha esposto
le linee generali del progetto preliminare, peraltro già presentato
alla Città in una assemplea pubblica lo scorso 16 maggio. Il punto
è stato approvato con 13 voti favorevoli e 4 astenuti.
- 11. Lavori di ristrutturazione ed allargamento di Viale
dei Cacciatori in Caorle, località Falconera. Approvazione progetto
preliminare; (votazione: 12 favorevoli, 4 astenuti).
- 12. "Forum degli Assessori alle politiche sociali":
adesione ed assunzione impegno di spesa; (votazione: 13 favorevoli, 1 astenuto
e 3 contrari). 13. Ampliamento dei cimiteri di Caorle capoluogo e di S.
Giorgio di Livenza. Approvazione progetto preliminare; (votazione: 15 favorevoli,
1 astenuto .
COLPO D' OCCHIO
Bafile: Un Centro di obiettivi falliti.
Il sindaco Luigino Moro ha avuto di che lamentarsi, nel corso del consiglio
comunale di giovedì 26 maggio, che “dalle opposizioni non mi vengono
mai proposte di collaborazione, ma solo critiche e dissensi”. L’ opinione
del primo cittadino non è corrispondente alla verità in quanto
le opposizioni si esprimono spesso con ponziopilatesche astensioni, che
nelle votazioni pesanti, quali le lottizzazioni, sono quasi voti favorevoli.
Astensioni, assenze e voti contrari, oltre che, ovviamente quelli favorevoli
della maggioranza, hanno caratterizzato la fine discussione sull’ ordine
del giorno sul restauro dell’ ex scuola elementare “Bafile”. Secondo gli
architetti incaricati di estendere il piano di recupero, in sintonia con
il pensiero dell’ amministrazione, gli obiettivi che si sono prefissati
di raggiungere con la realizzazione del progetto sono 4:
- Il recupero della memoria storica;
- rafforzamento delle funzioni civiche dell’ ex scuola;
- reperimento di nuove risorse per “destagionalizzare” il flusso turistico;
- razionalizzare la viabilità.
Analizziamo uno per uno i traguardi che si è prefissa di raggiungere
l’ amministrazione.
- Le dimensioni che dovrebbe raggiungere il nuovo stabile non hanno nulla
di compatibile con la tipologia urbanistica dell’ area (il centro storico)
in cui dovrebbe essere inserita. La scuola stessa oggi si “vede” anche
troppo rispetto alle case a due piani, che costituiscono l’ archetipo dominante
a Caorle. Semmai sarebbe stato più opportuno l’ abbattimento dei
volumi non originali e aggiunti negli anni ‘50 allo stile “Dux” di base.
La proposta degli architetti prevede delle appendici a tre piani che si
propagano dall’ attuale stabile fino a chiudere quasi del tutto piazzale
Matteotti. Non ha veramente senso eliminare una piazza per ricrearne una
più piccola tra le mura del nuovo fabbricato. Per altro va rimarcato
che Piazzale Matteotti è l’ unica area del centro storico che si
presta per recuperare gli standard di verde pubblico, totalmente assente
a Caorle.
- Alcuni anni fa un movimento di cittadini aveva promosso una raccolta
di firme per chiedere che lo stabile venisse recuperato per rispondere
alle esigenze civiche della città. Il volume che oggi esiste è
utilizzato per un decimo, e risulta esser sufficiente. Che se ne farà
la città di un “monumento alla cultpop” sovradimensionato di 100
volte rispetto le sue esigenze.
- Per ciò che riguarda le risorse turistiche extrastagionali,
l’ argomento ha la sostanza dell’ utopia. Il turismo sta dimostrando, nonostante
sforzi e tentativi per orientarlo in senso diverso, di seguire fedelmente
i canoni tradizionali che lo hanno mosso fino ad oggi. Sole, mare e spiaggia,
soprattutto il primo, sono le uniche carte vincenti per il successo economico
della nostra economia. Caorle non è Venezia. E’ difficile offrire
fuori stagione una vacanza non balneare (culturale) che possa occupare
più di una giornata per conoscere la località. Al massimo,
fuori stagione, Caorle è buona per essere meta di una gita. Una
vacanza è un problema meteorologico più complesso costringe
gli imprenditori ad arrampicarsi sugli specchi.
- Anche il discorso sulla razionalizzazione della viabilità non
trova conforto dalla nuova progettazione.L’ idea che propongono gli architetti,
in sintonia con il pensiero dell’ amministrazione è vecchio di almeno
20 anni. Negli anni settanta, in verità l’ idea di “scaricare"
il traffico automobilistico su Viale Santa Margherita ha avuto parecchi
proseliti. Da qualche anno si pensa diversamente.
Non c’ è più nessuno intenzionato ad ingolfare in citato
viale, bensì a fermare il traffico o deviarlo nelle linee di scorrimento
laterali esternamente all’ abitato. In maniera più radicale che
chi pensa di fermare tutto il traffico nei parcheggi dello stadio e permettere
l' accesso alla città con degli agili autobus navetta.
R.T.