Qualche estate addietro, era un po’ una moda far trovare agli avventori più affezionati e danarosi dei ristoranti la classica perla dentro l’ ostrica. La notizia conquistava 9 righe con foto sui giornali. Intanto veniva citato il nome del ristorante. Ciò che è avvenuto al ristorante da Nappa il 18 giugno ha qualcosa di eccezionale. E’ stata trovata una perla, ma non dentro un’ ostrica, bensì tra la polpa di un’ umile “fasolara”. Si tratta di un mollusco scoperto di recente dalla gastronomia locale, mentre nel Sud Italia detiene da tempo un interessante mercato. In cucina da “Nappa” è finita con il resto del pesce acquistato in mattinata da Luigino, il proprietario. Dopo aver fatto bollire a vapore i molluschi, le donne di cucina si sono apprestate a sgusciarli per preparare il sugo da spaghetti. Qui la sorpresa. Tra la polpa che la signora Tina stava estraendo da un guscio era incastrata la sorpresa. Peccato che la preziosa sferetta avesse subito la cottura, ciò ne ha mitigato la brillantezza e fatto virare verso il beige il suo probabile colore naturale. Dico probabile poiché nessuno in precedenza ha mai fatto un simile incontro. Quella trovata dalla cuoca di Nappa ha una dimensione di circa 5 millimetri ed è sicuramente il primo caso per questa specie di molluschi. Sarebbe interessante sentire l’ opinione di qualche gemmologo o dei biologi del mare per capire meglio il valore dell’ oggetto. Come detto a Caorle la pesca alle fasolare è un’ arte recente. La esercitano le barche vongolare usando la medesima attrezzatura turbosoffiante adatta per le vongole. Da maggio a giugno questo settore deve attenersi al fermo-pesca biologico per le vongole veraci, per cui ai pescherecci è concesso raccogliere le fasolare. Le prime vivono in un habitat costituito dalla fascia sabbiosa che si estende dalla riva per qualche centinaio di metri verso il largo. Le fasolare invece sono molluschi d’ alto mare. Fino a qualche anno fa erano completamente sconosciute dalla gastronomia veneta oggi sono pienamente rivalutate costituendo la base di un ragu marinaro veramente delizioso. Quelle che arrivavano in porto, quando non venivano ributtate in mare, se ne impiegava solo il guscio per decorare qualche purpurei di conchiglie venduto come souvenir marinaro dai banchetti che i figli dei pescatori allestiscono sulle banchine del porto..

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